Negli ultimi anni le persone che camminano lungo i sentieri innevati va crescendo. Ai più conosciuti sport invernali, nelle località montane è possibile affiancare il cammino con le ciaspole
La ciaspola possiamo immaginarla come una continuazione del piede che, attraverso un piano di appoggio maggiore, permette di muoversi tranquillamente sulla neve senza sprofondare.
Le prime ciaspole erano di legno, tenuto insieme con della corda intrecciata; oggi il materiale utilizzato è principalmente la plastica. La parte inferiore è costituita da dei ramponi metallici che garantiscono il massimo attrito sulla neve e un maggior controllo in tutte le situazioni, soprattutto salite e discese. Al momento, le racchette da neve vengono solitamente suddivise in tre grandi categorie: Fagiolo, Canadesi e Moderne, che si differenziano per i materiali di costruzione e per il loro utilizzo. Le racchette da neve Moderne sono quelle più diffuse. La scelta della ciaspola viene fatta in base al loro utilizzo, al tipo di percorso e alle caratteristiche fisiche del soggetto.
La camminata con le ciaspole è un’attività motoria che, se praticata a livello agonistico, attraverso la partecipazione a eventi e gare, può assumere un impatto forte sul nostro corpo. Mi spiego meglio. Ciò che in un’attività motoria, che sia il cammino, la corsa o un qualsiasi altro sport agisce sull’organismo è lo stimolo allenante che l’attività stessa dà. Se una disciplina viene svolta a un’intensità blanda, su di un percorso non troppo impegnativo e ci concentriamo nel mantenere il respiro non affannoso, amici cardiopatici questa attività è quella a noi più adatta.
L’utilizzo delle ciaspole e il loro spostamento all’interno della neve fa sì che l’impegno muscolare sia maggiore rispetto al semplice cammino. Si parla di un dispendio energetico di circa il 25 per cento superiore alla classica camminata.
L’andatura deve essere il più naturale possibile. Inutile alzare eccessivamente le ginocchia e tirare in su la ciaspola, meglio farle scivolare leggermente sulla neve. Il passo sarà più fluido e meno dispendioso. Vi sembrerà di “galleggiare”. Le gambe, inoltre, assumeranno una posizione obbligata in leggera divaricazione, per evitare il contatto tra le racchette.
Va ricordato che in pianura e in discesa la racchetta va tenuta sbloccata, con il tallone libero, che rende il movimento più naturale. Solo sui percorsi particolarmente impegnativi e in presenza di discese ripide la racchetta va tenuta bloccata evitando che la ciaspola si pianti con la coda sul pendio. In salita si utilizza l’alza tacco che permette di non caricare eccessivamente il muscolo del polpaccio.
Veniamo all’attrezzatura.
Oltre alle racchette da neve, che si possono tranquillamente affittare, il consiglio è quello di munirsi di:
1. bastoni telescopici, che permettono un maggiore equilibrio e controllo durante il movimento, oltre a far lavorare in maniera attiva tutta la muscolatura superiore;
2. occchiali da sole, indispensabili in quota;
3. indossare le ghette, che evitano di bagnarsi dopo pochi passi;
4. giacca traspirante e indumenti termici, che garantiscono il mantenimento del calore evitando il rischio di raffreddamenti.
Quanto ai rischi, in questo tipo di attività i muscoli delle gambe sono quelli maggiormente interessati. La parte superiore del corpo viene comunque stimolata ma in misura minore, attraverso l’utilizzo dei bastoncini telescopici. Prima di intraprendere questo tipo di attività, vi consiglio di iniziare l’allenamento qualche settimana prima, con delle lunghe passeggiate e inserendo al loro interno dei tratti di leggera salita. Per evitare un affaticamento eccessivo della muscolatura degli arti inferiori e aumentare il proprio livello di forza, un ottimo esercizio è quello di utilizzare le scale di casa e abbandonare l’ascensore.
Anche se i vostri vicini vi guarderanno come degli alieni, vedrete, vi sentirete più forti e sicuri negli spostamenti. Particolari controindicazioni non ce ne sono. Ricordo che, comunque sia, ciaspole ai piedi o no, resta fondamentale la scelta del percorso e la velocità nel cammino.
Buona ciaspolata a tutti!