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Non passa giorno in cui sui social non ci imbattiamo nella pubblicità di una app che reclamizza fisici scultorei grazie al digiuno intermittente. Sembra che il più frequentato sia il cosiddetto 16/8, nel quale si hanno 8 ore di tempo per i pasti giornalieri e 16 per digiunare. Va detto che il digiuno intermittente 16/8 molti ricercatori lo considerano il più sicuro da farsi in proprio, ovvero senza il parere preliminare di un medico, di un nutrizionista o dietista. Il motivo è che non bisogna saltare completamente i pasti per 24h, rischiando così dei cali energetici pericolosi. Inoltre, la finestra di tempo per mangiare è spesso estesa a 10-12 ore.In attesa di ricerche sempre più promettenti e sicure sull’applicazione del digiuno intermittente, gli esperti consigliano di seguire le indicazioni utili a migliorare la salute in generale. Ovvero, attenersi a una dieta di prevalenza vegetariana durante tutto l’arco della settimana. La Dieta Mediterranea resta il modello più facile e sicuro da seguire. Per molti, in Italia, la Dieta Mediterranea è sinonimo di Dieta Italiana. Forse, per maggior chiarezza su che cosa intendiamo quando parliamo di Dieta Mediterranea, basterebbe rifarsi alla piramide alimentare, più che tentare al gioco delle inclusioni e delle esclusioni di questo o quel cibo.  Nella piramide alimentare, con la sua proporzione aurea fra i cibi e il loro apporto nutritivo, ci sono le indicazioni di base.Alla base della piramide, ci sono le 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura, fatto salvo che l’acqua e le bevande non zuccherate sono da consumarsi a ogni occasione.Appena sopra, cioè al gradino successivo, le 4-5 porzioni settimanali di cereali complessi (pasta, pane, riso, patate e altri cereali) e legumi. Grano, cereali e legumi sono da alternare durante la settimana.Seguono le 2-3 porzioni settimanali di latticini e formaggi freschi (meglio se di capra, perché presentano meno grassi saturi rispetto ai vaccini) latte scremato e yogurt.Quindi 1-2 porzioni settimanali di carne bianche, pesce, uova.Dulcis in fundo, 1 porzione la settimana di zuccheri e dolciumi e di carne rossa.Del resto, la Dieta Mediterranea, fin dalle origini, è sempre stata una dieta inclusiva, esemplificata su una scelta di massima dei cibi, in cui non vi sono divieti assoluti, ma solo indicazioni di merito. In second’ordine, fare attività fisica tutti i giorni e anticipare l’orario della cena per prolungare il più possibile la finestra del digiuno notturno. In alternativa, posticipare l’orario della prima colazione. Infine, evitare di mangiare di notte. La notte è fatta per dormire, come ci insegna il nostro ritmo circadiano. Ragione per cui tutto quello che mangiamo nelle ore strappate al risposo notturno si associa più facilmente al rischio di obesità e diabete. Di effetti collaterali particolarmente seri non se ne sono riscontrati in nessuna delle categorie di soggetti osservati durante la pratica del digiuno intermittente. Tuttavia, non è ancora stato dimostrato il suo impiego in totale sicurezza e come approccio efficace in persone affette da malattie cardiometaboliche per migliorare in maniera definitiva i parametri di riferimento.  Lo stesso dicasi nei soggetti sani e  negli atleti in vista dei loro obbiettivi più performanti ed estetici.Inoltre, non esistono delle linee guida nazionali o internazionali che ne raccomandino la frequentazione e che descrivano in che modo praticare il digiuno intermittente. Di conseguenza, a meno che non sia stato prescritto da un professionista del settore, dopo attenta valutazione dello stato di salute generale del paziente, è sconsigliabile intraprendere il fai-da-te per il 16/8 o per altre tipologie di restrizioni caloriche a base di digiuni.

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