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Nei semi di cacao è contenuta una particolare famiglia di antiossidanti chiamati flavanoli, dei polifenoli prodotti in natura dal metabolismo delle piante e per questo definiti metaboliti secondari. Le principali classi di polifenoli vengono distinte in flavonoidi, acidi fenolici, stilbeni e lignani in funzione del numero degli anelli fenolici e degli elementi strutturali che legano tali anelli. I flavanoli sono polifenoli afferenti alla classe dei flavonoidi, la classe di composti che hanno dimostrato di svolgere un ruolo importante nella cardio protezione. È disponibile un’ampia letteratura che dimostra come seguire diete ricche in flavonoidi riduca il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. In questo filone di ricerca si inserisce uno studio recente, pubblicato sulla rivista «Nutrients», secondo il quale proprio i flavanoli del cacao e gli antociani dei frutti rossi sono ingredienti fondamentali in una dieta funzionale al contrasto delle patologie cardiovascolari, poiché il loro consumo regolare agisce come prevenzione o nel rallentamento della possibile insorgenza di malattie specifiche dell’apparato cardiovascolare. Nello studio in questione i ricercatori hanno suddiviso i volontari, 60 persone sane, di età compresa tra 45 e 85 anni, ha incluso donne in post menopausa, in tre gruppi. I volontari afferenti al primo gruppo sono stati inviati al consumo di un mix di frutti rossi di circa 5 grammi al giorno (corrispondente a 13,9 mg/giorno di antociani totali). Quelle del gruppo due a consumare polvere di cacao ricca di polifenoli, pari a 2,5 grammi al giorno (ovvero 9,59 mg/giorno di flavanoli totali), mentre il terzo gruppo è stato invitato al consumo di una combinazione dei due alimenti alla dose di 7,5 g\die. Tutti i volontari dello studio hanno consumato gli alimenti nelle quantità descritte per 12 settimane. I ricercatori si sono concentrati sugli eventuali benefici che l’assunzione di flavanoli del cacao e antociani dei frutti rossi potrebbero arrecare alla salute  cardiovascolare, ovvero ne hanno valutato gli effetti su alcuni specifici biomarcatori, tra questi l’omocisteina, l’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), l’ossido nitrico (NO), la vasodilatazione flusso-mediata (FMD) e hanno valutato le potenzialità di interazione anche con i metaboliti correlati al microbiota, riferiti più specificatamente ad acidi biliari secondari (SBA), acidi grassi a catena corta (SCFA) e trimetilammina N-ossido (TMAO). Con l’invecchiamento, a partire dai 65 anni, si riduce, fra le altre cose, l’attività della sintesi dell’ossido nitrico endoteliale, responsabile della produzione di ossido nitrico, un vasodilatatore che controlla il tono vascolare e previene l’infiammazione dei vasi. Dall’analisi dei dati è emerso che nel gruppo che aveva consumato cacao, si è verificata una riduzione significativa dei livelli di TMAO e di acido urico nel siero, accompagnata da un aumento dei valori di FMD e dei polifenoli totali, corretto dalla creatinina dopo l’intervento. Questi ultimi valori erano correlati negativamente con la concentrazione di TMAO (Trimetilammina-N-Ossido). Si è registrato anche un aumento della fermentazione dei carboidrati nei gruppi che avevano consumato cacao e frutti rossi tra l’inizio e la fine dell’intervento, correlato a livelli più bassi di rapporto TC/HDL, pressione arteriosa sistolica e diastolica. Secondo gli autori, un consumo regolare di flavanoli del cacao contribuisce a migliorare la salute cardiovascolare riducendo l’attività della TMAO e i livelli di acido urico e migliora i valori della Vasodilatazione Flusso-Mediata (FMD). Tali risultati non sono definitivi e sono auspicabili ulteriori studi che prevedano un gruppo di controllo placebo per avere una comprensione maggiore dei meccanismi coinvolti nell’effetto protettivo cardiovascolare delle sostanze testate. Già uno studio pubblicato sull’«American Journal of Clinical Nutrition» l’anno scorso è stato condotto secondo le modalità auspicate dai ricercatori spagnoli: in questo lavoro di ricerca condotto in doppio cieco, randomizzato e controllato vs placebo si è concluso che i flavanoli del cacao, assunti in modo continuativo, possono avere un importante effetto benefico sulla riduzione di tutti gli eventi cardiovascolari. In questo studio svolto da giugno 2015 a marzo 2018, 21˙442 soggetti e, più precisamente, 12˙666 donne di 65 anni e 8˙776 uomini con età di 60 anni, sani, senza pregresse patologie cardiovascolari o neoplastiche, sono stati randomizzati a ricevere 500 mg di flavanoli del cacao al giorno, che includevano 80 mg di epicatechine o placebo. Durante un follow up medio di 3,6 anni, i flavanoli hanno ridotto del 27% la morte cardiovascolare e del 24% la somma degli eventi cardiovascolari maggiori, ovvero infarto ictus e morte cardiovascolare. Come godere dell’effetto protettivo dei flavanoli del cacao? Bisognerebbe consumare regolarmente cioccolato fondente con percentuali di cacao superiori al 70%. Il consumo dovrebbe essere regolare ma moderato., ovvero non più di un cioccolatino nero al giorno, preparato in modo accurato, senza distruggere cioè i polifenoli attraverso il calore.

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